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Biancospino - Crataegus Monogyna

Foto Biancospino

La Crataegus Monogyna, conosciuto con il nome di Biancospino comune, fa parte della famiglia Rosaceae ed è originario sia dell'Europa sia del Nord Africa e America.
Si tratta di un arbusto a foglia caduca, spesso a portamento ad albero molto ramificato, presente anche allo stato spontaneo in Italia e coltivato anche nei giardini, talvolta persino come siepe. Cresce molto lentamente, è piuttosto longevo e può impiegare diversi anni per arrivare a 3 o 4 metri di altezza.
Il Biancospino è una pianta mellifera, anche se in genere non si trova un miele monofloreale per la presenza troppo sparsa rispetto a molte altre piante.
In tutta la pianta del Biancospino sono presenti molte spine, molto appuntite, da cui fare attenzione quando si fanno le potature o manutenzioni nei pressi della pianta.
La Crataegus oxyacantha è la varietà selvatica e, insieme alla varietà comune, vengono usati fiori e foglie anche in erboristeria. Viene utilizzato come antiossidante, contro i radicali liberi, per regolare il colesterolo ed è un valido supporto per il cuore in caso di lievi insufficienze cardiache e ipertensione arteriosa.
Vengono usate anche le bacche del Biancospino che in autunno, a maturazione completa, possono essere raccolte e usate in cucina o utilizzate per creare sciroppi o liquori al biancospino.

Coltivazione, terreno e piantagione

Il Biancospino si coltiva in pieno sole in qualsiasi tipo di terreno ben drenato, preferibilmente calcareo e assolutamente non acido. Si annaffia al momento della piantagione e dopo alcuni anni tende a diventare autonomo, con esigenze idriche solo in caso di siccità prolungate. Per migliorare sia lo sviluppo sia la fioritura, utile è anche cospargere il terreno di concime granulare a lenta cessione in primavera.
Il Biancospino si pota in autunno o fine inverno in base alle proprie esigenze o per eliminare le parti danneggiate. Sopporta bene anche le potature un pò più decise, per questo motivo è anche adatto per la formazione delle siepi praticamente invalicabili per la presenza delle spine.
La propagazione del Biancospino avviene principalmente per talea in estate, in quanto la propagazione per seme impiegherebbe troppi anni per svilupparsi a causa della crescita lenta.

Fiori e foglie

Foto Biancospino
Foto by: pixabay

Il Biancospino fiorisce in primavera, fra Aprile e Maggio, con fiori a cinque petali bianchi, cuore giallo/verdognolo e circa una decina di stami. Dopo la fioritura produce numerose bacche verdi che in autunno arrivano a maturazione di colore solitamente rosso o arancio.
Le foglie sono a forma di rombo, ma molto incavate fino a formare 5 o anche 7 lobi ben distinti, con bordi leggermente seghettati.
Le due principali varietà sono il Crataegus Monogyna, o Biancospino comune, e il Crataegus oxyacantha, il Biancospino selvatico. Si riconoscono dalle bacche, dove all'interno si trova un solo seme in quello comune mentre se ne trovano due in quello selvatico.

Tabella informativa

Biancospino - Crataegus Monogyna
Temperatura Resistente al freddo
Esposizione Sole/mezz'ombra
Terreno Si adatta bene a qualsiasi terreno purchè ben drenato
Annaffiatura In caso di siccità prolungata
Concimazione In primavera con concime organico o a lenta cessione
Potatura Potature basse aiuta a produrre polloni basali. Effettuarla in autunno o fine inverno
Malattie Afidi, malattie fungine
Portamento Arbusto/alberello che può arrivare a 5/6m di altezza
Fogliame Foglia caduca
Fioritura Aprile/Maggio colore bianco
Note particolari Usato anche come siepe contro animali selvatici per la presenza delle spine sui rami
Consigli utili:

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