Colchico, Zafferano bastardo - Colchicum

Il Colchico, nome botanico Colchicum, fa parte della famiglia delle Liliaceae.
Questo fiore è molto simile allo Zafferano, ma al contrario di esso è molto velenoso e addirittura mortale. Un pò come il fungo Porcino e l'Amanita, uno saporito e gustoso, l'altro pericoloso e letale. Si possono però distinguerli: il colchico ha 6 stami anzichè 3 dello Zafferano e la fioritura avviene prima del freddo, in genere fra Agosto e Settembre dove invece il "fratello buono" fiorisce a inizio inverno prima delle gelate.
Data la sua velenosità è facile intuire che non ha problemi con i parassiti. Ne è pressochè immune. Di coltivazione piuttosto facile e si adatta bene ovunque, con poche necessità idriche.
Prima di raccogliere qualsiasi fiore, soprattutto allo stato spontaneo, è bene informarsi o chiedere consiglio a persone più esperte. Fiori di questo tipo possono essere veramente molto pericolosi, anche se la parte più concentrata di veleno è il bulbo.

Coltivazione, terreno e piantagione

Il colchico è resistente al freddo e si appresta bene alla coltivazione in aperta campagna o giardino. Ama molto il sole e l'ombreggiatura ne limita sia lo sviluppo che la fioritura.
Si adatta a qualsiasi terreno, meglio se leggermente acido, con esigenze idriche solo in caso di siccità prolungata. Non necessita nemmeno di particolari concimazioni. Alla piantagione o in primavera, spargere del concime granulare a lenta cessione aiuta la pianta a germogliare e fiorire nel migliore dei modi.

Bulbi e fiori

Il Colchico fiorisce verso la fine dell'estate, fra Agosto e Settembre, quando i forti caldi estivi iniziano a diminuire. Data la somiglianza al suo simile Zafferano, si mantiene anch'esso ad una altezza di 15/20cm con fiori di diametro di 5/6cm colori chiari che vanno dal bianco al rosa.
I bulbi sono a forma di goccia, di grandezza media, da cui partono si le foglie nastriformi sia i fiori che ricordiamo essere velenosi in ogni sua parte.

Tabella informativa